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Prodotto Agricolo Tradizionale della regione Veneto






Moeche e masanete


Nome dialettale : Moeche e masanete
Nome comune: Granchio comune o granchio carcino
Nome Scienifico: Carcinus aestuarii (Nardo, 1847)
Lunghezza massima: 65 mm di diametro carapace per i maschi, 45 mm per le femmine. Dimensione minima: Non presente.

Caratteristiche biologiche:
C. aestuarii ha simmetria bilaterale, la forma del corpo tende ad essere appiattita dorso-ventralmente e l’addome è ripiegato sotto la parte anteriore del corpo; ha sessi separati ed il periodo riproduttivo è molto lungo e il picco è tra maggio e giugno. Sia in fase larvale che di adulto, C. aestuarii è in grado di cibarsi pressoché di tutto. Durante l’accrescimento, mentre il granchio aumenta di dimensioni, l’esoscheletro non segue lo stesso andamento, per via della sua rigidità. Per ovviare a questo problema, devono essere effettuate mute periodiche.


Cattura:

La produzione è localizzata prevalentemente nella laguna di Venezia, concentrandosi nelle zone di Burano, Giudecca e Chioggia.


Preparazione:

I granchi vengono pescati con delle particolari reti da posta (trezze) posizionate nei bassi fondali lagunari e terminanti con trappole cilindriche (nasse) che permettono la raccolta dei granchi catturati.


Qualità:

L’attività è stagionale e si concentra in primavera e autunno per le moleche e a fine estate per le mazanete. I granchi pescati vengono riversati in sacchi di juta e trasportati agli impianti di lavorazione dove si effettua l’operazione della cernita. I sacchi vengono svuotati su dei tavoli particolari (gorne) da cui vengono selezionate le diverse tipologie di granchio in funzione dello stadio biologico. Si individuano così i granchi spiantani (che a giorni diventeranno moleche) quelli boni (che a giorni diventeranno spiantani) e quelli matti, che invece non muteranno più nel corso della stagione di raccolta. Entrambi vengono allevati in particolari casse di legno fessurate denominate vieri, appese a dei pergolati di pali infissi sul fondo della laguna (vivai). I vieri devono essere giornalmente aperti per individuare l’esatto momento di prelievo delle moleche. Si consumano fritte e vanno cotte vive, incidendole con un coltello sulla schiena e strizzate con le mani per far uscire l’acqua rimasta. Poi s’infarinano e si buttano nell’olio bollente.


Curiosità:

Le moeche e le masanete hanno carni verdine e mollicce. Fritte, si trasformano in croccanti bocconi color rosso dorato, dal sapore dolcigno associato al gusto d’alga e di mare.


Polinsaturi:
31,5 Monoinsaturi: 29,5 Saturi: 39 Umidità: 84,7 Proteine: 10,3 Grassi: 1 Cenere: 3,7 Carboidrati: 0,4

Stagionalità:
APR MAG - SET OTT NOV

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