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Agroalimenti, vendita in crescita in GDO

Dino Scanavino: "gli agricoltori lottano con prezzi sui campi non remunerativi e spesso al di sotto dei costi di produzione".



30 agosto 2016 - Roma

Con i dati diffusi  oggi,  l'Istat conferma la crescita delle vendite e dei prezzi degli agroalimentari nella GDO che, anche se nel complesso le vendite al dettaglio perdono a giugno  lo -0,1%,  nella grande distribuzione organizzata  guadagnano lo 0,8%. A rimetterci sono i piccoli esercenti  che perdono lo 0,5%, mentre si registra una vera forte esplosione nelle vendite al dettaglio dei Discount che, in questo primo semestre dell'anno, totalizzano un bel +1,9%  .
Il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino, ha accolto la notizia chiedendo di trasferire a monte della filiera agroalimentare parte della crescita constatata, dichiarando che "gli agricoltori lottano con prezzi sui campi non remunerativi e spesso al di sotto dei costi di produzione".
Il grande problema che attenta alla possibilità di ritornare ad una agricoltura locale e salutare di una volta é infatti la mancata remunerazione dell’impresa agricola e dei suoi lavoratori che vedono pagarsi poche centesimi di euro, quello che poi viene rivenduto rincarato da 400 a 600 volte di più sui banconi dei negozi.
 Pensate che un coltivatore di pesche nettarine deve arrivare a vendere anche fino a 5  chili di pesche prima di riuscire a ripagarsi di un caffé preso al bar. E’ un problema di filiera lunga, ma non solo. Si tratta anche di speculazioni e opportunità presentate dal mercato globale, dove merce poco costosa e provenienti dagli stati più poveri del mondo interferiscono con il mercato nazionale. Anche se le cose stanno cambiando, negli anni scorsi a volte non é stato conveniente la raccolta di vari prodotti agricoli, richiesti dalla grande distribuzione al di sotto dei costi di produzione Le produzioni locali si riducono sempre di più e pertanto anche la possibilità di acquistare prodotti più sani, al giusto grado di maturazione, con un buon contenuto di vitamine e tanto gusto.
 Colpa della globalizzazione?, della grande distribuzione? Forse si, ma la tendenza ormai consolidata dell’orientamento al risparmio delle famiglie italiane, ci mette su un bel “carico da novanta”, lo dimostrano il boom di vendite nei Discount.
 Risparmiare si, ma con giudizio, senza rinunciare alla qualità ed ad un giusto sistema ecosolidare per i nostri produttori agricoli, che altrimenti rischia di perdere l'occasione del ricambio generazionale che sta vivendo in questo momento, con migliaia di giovani che stanno tornado a lavorare nelle nostre campagne, ma che se ne allontaneranno se non saranno giustamente retribuiti.

(di Mauro Gaudino © - copyright 2017)

 
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