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Prodotto Agricolo Tradizionale della regione Calabria






Pesce sciabola, vela, spatola


Nome dialettale : Spatula
Nome comune: Pesce sciabola o vela
Nome Scienifico: Lepidopus caudatus (Euphrasen, 1788)
Lunghezza massima: 210 cm. Dimensione minima: Non prevista.

Caratteristiche biologiche:
Ha corpo nastriforme di colore argento, privo di squame, schiacciato ai lati. La testa è grande e presenta una cresta dietro all’occhio; il muso è a punta. La bocca è ampia, con la mascella inferiore prominente e quella superiore dotata di denti acuminati e taglienti. E’ un pesce pelagico che vive in profondità, ma può risalire a 20-30 metri in estate e autunno. Si nutre di pesci anche di taglia superiore alla sua.


Cattura:

Il pesce sciabola raramente rappresenta una specie bersaglio, poiché più spesso costituisce una cattura accessoria di diverse attività di pesca volte alla cattura di altre specie. Viene catturato mediante diversi attrezzi da pesca: reti a strascico, tremagli, palangari di fondo, lenze e ciancioli. Le catture più abbondanti vengono realizzate a Reggio Calabria e nel golfo di Napoli.


Preparazione:

E’ una specie talmente caratteristica della Calabria da spingere la Regione ad inserire anche un preparato gastronomico, come gli involtini di spatola (‘nvoltini i spatula) tra i prodotti agroalimentare tradizionali (PAT) calabresi. La ricetta è tipica dell’area della Costa Viola (RC) e viene preparata soprattutto dei mesi estivi durante i quali la pesca della spatola è abbondantissima. La spatola, pulita e tagliata a filetti, viene cosparsa di un ripieno fatto con pangrattato, capperi, pomodoro fresco, olio d’oliva, formaggio pecorino, sale e arrotolata in modo da ottenere un involtino da mettere in una teglia a cuocere in forno a 180° per circa 20 minuti.


Qualità:

È classificato come pesce magro, particolarmente digeribile e con un buon contenuto di acidi grassi omega 3. La carne è soda, molto bianca con sfumature rosate, facilmente separabile sia dalla lisca che dalla pelle. Ha poche spine facilmente eliminabili, ha un sapore delicato e molto neutro, che si mantiene intatto per alcuni giorni. Viene commercializzato sia fresco che a filetti. Spesso, come avviene in molti pesci pelagici, può presentare un verme parassita nella cavità viscerale. Questi parassiti non rappresentano alcun pericolo per l’uomo se il pesce è ben cotto o se prima di consumarlo viene congelato a - 20° C per almeno 24 ore.


Curiosità:

Nello stretto di Messina esiste addirittura il mestiere di spadularu, pescatore di spatola, rappresenta un’antica tradizione che si tramanda di padre in figlio. Proprio la bontà delle sue carni gli è valsa il nome dialettale di signurina du mari.


Polinsaturi:
56 Monoinsaturi: 15,7 Saturi: 28,3 Umidità: 76,7 Proteine: 21,3 Grassi: 0,3 Cenere: 1,5 Carboidrati: 0,2

Stagionalità:
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC

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